E la concentrazione?

secondo episodio

In poche ore devo consegnare questo copione e non riesco a scrivere…Non sono concentrato affatto.
Le parole non escono fuori e mi sento bloccato. Fisso il foglio bianco, la penna ma niente…
Vedo qualcuno avvicinarsi.
È una donna e mi ricorda vagamente qualcuno.
Mi chiede il perché sono ancora qui a cercare di scrivere, dice anche che sono giorni che lo faccio.
Ma come cosa faccio qui?
Io sono il regista! Scrivo i dialoghi, le scene, i personaggi. Senza di me tutta la compagnia teatrale non avrà niente a cui affidarsi. Saranno solo movimenti vuoti senza una struttura.
Lei continua a dirmi che dovrei alzarmi, fare altro e scrollarmi questo torpore di dosso.
Decido di seguire il suo consiglio e faccio un giro fuori.
Mentre prendo una boccata d’aria cerco di ricordare la trama che devo mettere su carta.
Gente dispersa nella propria testa, persone che non ricordano più la propria parte… e io che la devo scrivere.
Ecco! Ecco l’idea!
Corro di nuovo dentro, raggiungo di fretta il tavolo e prendo la penna. Inizio a scrivere…. cosa? Cosa mi era venuto in mente?
Non è possibile l’ho dimenticato di nuovo. Nella stanza trovo ancora lei. Mi dice che sono in questa condizione da prima, o forse dalla prima(?) dello spettacolo.
Che… non sono mai uscito dalla parte? Sento quelle parole e mi si apre la mente.
Quindi lo spettacolo è andato già in scena?
E allora.. cosa diavolo sto facendo qui?